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CONTESTABILE è stata una mostra collettiva, a cura di Davide Silvioli, Niccolò Giacomazzi e Davide Maria Mannocchi, tenutasi dal 7 Giugno 2023 al 12 Luglio 2023 presso il Contemporary Cluster a Roma. 

La mostra vedeva assegnare ad ogni curatore una sala della galleria che quindi tematizzava secondo le proprie urgenze critiche. 

La seconda sala, intitolata “La distanza tra pubblico e privato è di 37 cm”, a cura di Niccolò Giacomazzi, accoglieva opere di Dario Carratta, Yuxiang Wang e Flavio Orlando.  <<La capacità di insediarsi e comprendere gli aspetti profondi di un’epoca si scorge nel momento in cui la dimensione individuale viene a scontrarsi con quella collettiva e si solleva quel sipario che divide la platea dal palcoscenico. Da queste riflessione nasce il titolo della mostra La distanza tra pubblico e privato è di 37 cm, dove questa distanza diventa un elemento misurabile e in potenza abbattibile.>>  (dal testo del curatore).

 

Brillante scelta di Giacomazzi è stata quella di abbassare le luci della sala, per segnare una forte cesura rispetto al percorso espositivo (la sua sala era quella di mezzo) e per creare un’unità scenografica per opere, sì pensate e prodotte per l’occasione, ma ben diverse in termini di stile e direzione.

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INTRO

Dettaglio dell’installazione view di Attraverso il Buco, olio e acrilico su tela, 250x200
Dettaglio dell’installazione view di Attraverso il Buco, olio e acrilico su tela, 250x200
2 (Installation view di Attraverso il Buco, olio e acrilico su tela, 250x200 cm, 2023).JPE
Contestabile
La distanza tra pubblico e privato è di 37 cm

testo di Niccolò Giacomazzi

“Tutta l’arte è pubblica, tutta l’arte è privata.”

Anselm Kiefer

 Contestabile vuole riportare al centro del dibattito una critica autentica, fervente e generazionale, di artisti e curatori che sono interessati a far emergere una lettura trasversale del nostro tempo, intimo e controverso. Il contesto è il punto di partenza e di arrivo che circoscrive la riflessione, mentre la contestazione si presenta come la sua matrigna morfologica, capace di mettere in discussione e, all'evenienza, di rivoluzionare il suo figliastro. Il metodo più efficace per affrontare una questione critica va trovato nella dicotomia tra lo studio, nelle varie accezioni di ricerca e di applicazione, e l’immediatezza, intesa come gesto, azione e capacità espositiva di un determinato concetto in dialogo con la realtà moderna e contingente. Si potrebbe asserire che la critica e l’autenticità abbiano due cose in comune: tutti, e per tutti intendo la maggior parte delle persone, affermano che non esistano più, ma di continuo cercano ostinatamente di afferrarle. Nel mondo della vita ci ritroviamo sempre più distanti dai dati concreti e dai nostri bisogni più intimi, lasciando sprofondare la nostra speranza nell’estenuante ricerca di effimere certezze, legate ad apparenza e falsi doveri, altamente condizionata da algoritmi e processi che annientano il libero arbitrio. La capacità di insediarsi e comprendere gli aspetti profondi di un’epoca si scorge nel momento in cui la dimensione individuale viene a scontrarsi con quella collettiva e si solleva quel sipario che divide la platea dal palcoscenico. Da queste riflessione nasce il titolo della mostra La distanza tra pubblico e privato è di 37 cm, dove questa distanza diventa un elemento misurabile e in potenza abbattibile. In questi 37 centimetri- nella numerologia tale valore simboleggia l’intuizione, la saggezza e la conoscenza e nel suo significato angelico che si è sulla strada giusta- si inserisce l’artista. Analizzando i temi di una modernità contraddistinta da un irrefrenabile dualismo di elementi antitetici e divergenti, le opere e, di conseguenza, un’esposizione diventano uno strumento necessario per aggregare la moltitudine al centro del dibattito. Prendendo in prestito il pensiero di Paolo Virno, il concetto di "moltitudine" viene considerato come una nuova forma di soggettività sociale e politica. Questa è capace, tramite l’evasione da tradizionali categorie e regole, di generare una nuova creatività collettiva volta alla condivisione e alla relazione tra singoli individui. Lavorare su un contesto vuol dire intervenire su una determinata comunità e imporre il proprio operato come punto di riferimento per le altre. Seppure è evidente che ogni ambito d’azione sia diverso, certi modelli possono essere replicati e adattati a seconda delle necessità. Attraverso un'intuizione improvvisa e una sensibilità permeata dal dato immaginifico, è possibile cogliere le occasioni poetiche che nascono da uno specifico contesto e, di conseguenza, tramutarle in una visione. Come uno squarcio su una parete, l'intervento artistico si insinua nel nostro tempo, talvolta ponendosi da collante altre come punto di rottura di due universi con sfumature apparentemente opposte: artificiale e naturale, emotivo e razionale, pubblico e privato. La distanza tra pubblico e privato è di 37 cm vede la partecipazione degli artisti Dario Carratta, Flavio Orlando e Wang Yuxiang, rispettivamente con un’opera ciascuno, di seguito presentate secondo il percorso allestitivo della sala. Apre la mostra l’opera Attraverso il buco (2023) di Flavio Orlando che restituisce al visitatore una visione tanto autentica quanto spietatamente cruda. Ci ritroviamo all’interno di un bagno asettico e privo di elementi, dove lo sforzo è palpabile e la tensione si focalizza nel punto più basso della composizione grazie a una decisa geometria piramidale. Si potrebbe parlare di sarcasmo o di irriverenza, e di certo non si sbaglierebbe. L’espressione del volto come le vibrazioni sulla maglietta ci calano in una circostanza immediata, scortese ai più, ma universalmente reale. Quello che colpisce è come Orlando abbia utilizzato l’espediente del bagno, luogo per antonomasia di riflessione e riservatezza, per aprirsi verso il mondo esterno. Durante l’atto di defecare, l’individuo connette sé stesso con gli altri: dal luogo della propria privatezza, gli escrementi si riversano in spazi invisibili agli occhi suscettibili, in un sottosuolo pubblico dove tutti sono connessi. L’opera La notte degli oggetti desiderabili (2023) di Dario Carratta è una catapulta che apre un varco all’interno di un mondo onirico. Traspare l’intimità che lega l’artista con i propri soggetti, sofisticamente ricercati e realizzati con un filtro spirituale. La figura giacente, un ermafrodito atemporale, sembra sollevarsi verso l’alto e rimanere delicatamente sospesa nell’aria. L’evocazione del plenilunio e la presenza fiammeggiante delle candele conducono all’interno di un rituale, che inesorabilmente avrà una sua fine come tutti gli incantesimi. In questo tempo determinato si aprono infinite possibilità: si ravvisano trasformazioni e cambiamenti, si percepisce la necessità di abbandonare qualcosa che è finito, antiche credenze e convinzioni passate per aprirsi a schemi e comportamenti che dirottano verso nuovi percorsi. L’invito è quello di scendere nel nostro profondo, più nascosto e sensibile, per dar vita ad un amplesso fluttuoso tra la nostra interiorità e l’esteriorità. Se nelle prime due opere la figura umana è tangibile, nell’opera La solitudine di cento miliardi di soli di notte (2023) di Wang Yuxiang questa presenza la possiamo percepire nonostante la sua assenza visiva. Un edificio si sta spostando su una grande imbarcazione e le persone che lo abitano navigano in un oceano inquinato dagli aspetti più drammatici della modernizzazione e dell’industrializzazione. La disumanizzazione che ne è la causa ha portato ad un distacco disorientante tra gli individui. Gli spazi privati sono separati da sottili divisori, eppure la solitudine e l’alienazione sembrano essere il risultato di barriere abissali. Emerge la mancanza di una comunicazione veritiera tra le persone in ambienti privati, mentre in quelli pubblici dilagano le convenzioni: un incrocio del destino. In questo viaggio senza fine, lo smarrimento di una vita autentica e piena di significato fa perdere di vista un senso primario della nostra esistenza, ovvero la connessione preziosa e il desiderio di entrare in una relazione con gli altri esseri umani.

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